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Spal, Fusco: “Non siamo soddisfatti della sola salvezza ma altri aspetti sono stati positivi”

Queste le parole del Direttore dell'area tecnica biancoazzurra alla vigilia del match contro l'Olbia

Alla vigilia del match Olbia-Spal, è il Direttore dell’Area Tecnica Filippo Fusco a raggiungere la sala stampa, per fare un po’ un bilancio della stagione della squadra.

“È chiaro che non si può essere soddisfatti per una salvezza alla Spal, come ha detto anche il nostro Presidente, però so anche che, oltre all’aspetto sportivo, c’erano altri obiettivi ed altre situazioni. Quando si retrocede ci sono delle scorie pesanti che restano nelle squadre e questo lo dimostrano i vari club retrocessi dalla A alla B e dalla B alla C, i quali difficilmente riescono a fare campionati di vertice. Nel nostro caso, poi, anche gli infortuni sono stati tantissimi, ma questo non deve essere un alibi perché il rammarico c’è, anche per il fatto che nelle ultime giornate la squadra ha serrato i ranghi e dimostrato di poter tenere il passo delle prime in classifica. La Serie C è un campionato in cui l’aspetto tecnico a volte fa fatica ad essere prioritario e sulle valutazioni incidono una serie di situazioni che non sono prettamente tecniche e questo ha sicuramente coinvolto anche noi.”

“Da parte mia il piacere e l’onore è stato quello di avere avuto la fiducia del Presidente per poter lavorare alla Spal, che è un club straordinario. Vi confesso che raramente mi sono emozionato come mi è accaduto nella partita di domenica contro il Pineto, con quel pubblico incredibile e quella atmosfera magica. L’obiettivo prioritario, inoltre, era anche quello di rimettere equilibrio nell’aspetto economico e sono state due sessioni di mercato in cui abbiamo registrato introiti superiori ai sei milioni e mezzo di euro. Sappiamo tutti quanto questo sia importante, perché una retrocessione è sempre un elemento con pesanti ripercussioni a livello economico per una società. Insieme al Direttore Generale ed al Segretario Sportivo siamo riusciti a fare tutti insieme un mercato importante in uscita, mentre in entrata l’unica operazione onerosa è stato il prestito di Petrovic mentre le altre sono state tutte a costo zero.” 

“Anche la riduzione del 40% di un monte ingaggi molto pesante ha rappresentato un importante obiettivo che va nella direzione del riequilibrio rispetto agli anni precedenti e che è stato possibile raggiungere grazie alla disponibilità di tanti calciatori. Tutto questo mi rende comunque contento, perché un direttore sportivo deve sempre avere la doppia visione, sportiva ed economica, e se per la prima non posso dirmi soddisfatto, per la seconda invece siamo riusciti a ristabilizzare i conti della società nonostante la situazione legata alla retrocessione.”

“Quando un campionato si conclude così è ovvio che non posso essere soddisfatto. È chiaro che alla fine del calciomercato tutti gli addetti ai lavori erano concordi nel posizionare la Spal tra le primissime del campionato. Questo non è avvenuto e dobbiamo farci delle domande sul perché non sia andata come potevamo aspettarci: in parte sono gli infortuni, in parte errori fatti da parte mia, in parte anche aver sopravvalutato alcuni giocatori che non hanno espresso il proprio potenziale fino in fondo o che lo hanno fatto solo nella parte finale della stagione. Sono soddisfatto del mercato di gennaio perché, nonostante i tanti infortuni, siamo riusciti a ridare alla squadra quello che mancava: personalità a centrocampo con Büchel, peso in attacco con Zilli e Petrovic e la piacevole sorpresa Galeotti, portiere che è rientrato con grande personalità e maturità e siamo contenti che, oltretutto, sia un ragazzo giovane di Ferrara.”

“Grazie al lavoro svolto dagli allenatori, essere stati capaci di valorizzare tanti ragazzi giovani cresciuti nel nostro settore giovanile è un’altra cosa che ci rende felici. Il calciatore professionista classe 2006 con più minuti giocati nei campionati professionistici nazionali è della Spal e si chiama Emanuele Rao, gli stessi Puletto e Parravicini stanno maturando tante presenze, così come Saiani che, al netto di qualche infortunio, ha giocato delle partite in maniera importante. Contiliano si candida ad essere uno dei punti di riferimento della Spal del presente e del futuro e tutte queste piccoli soddisfazioni rappresentano anche una base su cui poter costruire. I giocatori in prestito sono tutti calciatori sui quali il Club mantiene un controllo, che sia un diritto di riscatto o il rinnovo di un prestito per un altro anno e questi sono elementi rilevanti in sede di chiusura delle trattative.”

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