La SPAL si appresta a salutare Filippo Fusco, segnando l’ennesimo cambio di direttore sportivo degli ultimi anni. Dal 2020 ad oggi, ovvero dopo l’addio di Davide Vagnati, l’incarico è stato infatti ricoperto da quattro figure diverse che non sono però riuscite mai ad ottenere un mandato pluriennale dalla proprietà. Il Resto del Carlino ha ripercorso le ultime quattro stagioni sotto questo punto di vista.
Il 30 aprile 2020, in un periodo già tumultuoso per via della pandemia, la SPAL aveva annunciato l’addio a Davide Vagnati, il quale poco dopo avrebbe firmato per il Torino. Da quel momento, il club ha visto succedersi ben quattro direttori diversi, nessuno dei quali è riuscito a mantenere una stabilità duratura.
Davide Vagnati aveva legato il suo nome a quello della SPAL sin dall’estate del 2013. Insieme alla famiglia Colombarini e al presidente Mattioli, aveva costruito un percorso di successo, tanto da sembrare un pilastro inamovibile della società. E con la sua partenza, si è aperta una vera e propria danza delle poltrone.
Giorgio Zamuner è stato il primo a raccogliere il testimone, portando la squadra in Serie B e orchestrando le mosse di mercato con Ivonne De Franceschi. Tuttavia, l’arrivo di Joe Tacopina alla presidenza ha portato a nuovi stravolgimenti, con l’ingresso di Massimo Tarantino e, successivamente, di Fabio Lupo, che non ha terminato nemmeno la stagione, sostituito a marzo.
Retrocessione in serie C e ulteriore cambio di rotta, con Filippo Fusco direttore dell’area tecnica ed Emanuele Righi direttore sportivo. Quest’ultimo però è rimasto a Ferrara una manciata di mesi, perché a novembre ha risolto consensualmente il contratto col club biancazzurro per accasarsi alla Nocerina.
Chi sarà il prossimo a tentare di stabilizzare la situazione e portare continuità in una posizione che sembra ormai maledetta? Il futuro prossimo della SPAL dipenderà anche da questa scelta, in un momento in cui il club ha disperatamente bisogno di una guida solida e di lungo termine.