Si è tenuta questo pomeriggio presso la sala stampa del Centro Sportivo “G.B. Fabbri” la conferenza del Presidente biancazzurro Joe Tacopina, che ha risposto alle domande dei giornalisti presenti
“Oggi sono qui per dare risposte alle vostre domande, vengo da un periodo in cui ho lavorato molto intensamente per il Club. Dalla fine della stagione ci siamo concentrati sul porre le basi del nostro futuro e insieme al mio partner Marcello Follano, abbiamo impiegato settimane a discutere quali fossero i manager migliori da arruolare.”
“Al termine della scorsa stagione mi sono reso conto che per provare ad invertire la rotta avremmo dovuto fare una sorta di trasfusione all’interno della SPAL, perché nonostante anche a me piaccia la continuità, sono altresì convinto che per avere successo la continuità debba basarsi su dei risultati positivi.”
“Non è un segreto quanto abbiamo investito in questi tre anni, si tratta di più di 30 milioni e non siamo ovviamente contenti dei risultati ottenuti. Non mi sono mai accontentato della mediocrità e proprio per tale motivo in questo mese abbiamo analizzato attentamente quanto successo e abbiamo individuato quelle che mi auguro possano rivelarsi le mosse giuste. Insieme ai miei collaboratori e ai miei partner siamo giunti alla conclusione che serviva un nuovo gruppo manageriale per dare una sferzata e portare nuovo entusiasmo, positività e professionalità all’interno del Club.”
“Abbiamo commesso degli errori in questi anni, io per primo ne ho fatti e me ne assumo appieno la responsabilità, ma conosco un solo modo per correggerli: procedere con decisione e forza nella direzione in cui si vuole andare, anche nelle avversità, per garantire il miglior futuro possibile alla SPAL.”
“Abbiamo impiegato dei mesi per individuare il management giusto e mai come oggi mi auguro che i risultati parleranno per noi, perché dopo tre stagioni deludenti può essere solo così e sono molto confidente che tutti daranno il massimo per raggiungere gli obiettivi che ci siamo prefissati, sia singolarmente che come collettivo.”
“Tra le altre cose, oggi ho incontrato anche il sindaco Alan Fabbri e gli ho spiegato i nostri piani e il nostro impegno economico per la prossima stagione e ho percepito grande entusiasmo anche da parte sua.”
“Per quanto riguarda i nuovi ingressi a livello manageriale, Luca Carra sarà il nostro nuovo Direttore Generale. Luca lavora nel calcio da più di dieci anni, sarà operativo dal primo luglio ed è una figura su cui ho molte aspettative perché penso sia il primo pezzo giusto del nostro puzzle. Arriva con grandi credenziali, fiducia e voglia di fare bene.”
“L’altro manager che ufficializziamo oggi è il Direttore Tecnico, Paolo Danzè. Come per Carra anche la sua scelta è stata condivisa con le persone a me più vicine lavorativamente parlando: Dante Scibilia e Gianluca Cambareri, professionisti che stimo e che sono al mio fianco da anni.”
“Oggi sentiamo particolarmente bisogno di sviluppare un’identità sportiva e Paolo Danzè ci aiuterà a farlo. Su di lui ho sensazioni molto positive, è un grande ed instancabile lavoratore ed ho capito subito di che pasta sia fatto. Paolo ha un carattere unico, non è il tipico direttore sportivo. Parla sei lingue, è laureato in economia e ha un master in management dello sport conseguito alla Bocconi, oltre a conoscere bene sia il mondo finanziario che quello del calcio professionistico. Viene anche da un grande club e questo è un aspetto da non sottovalutare sotto il profilo della mentalità e della cultura della vittoria, due aspetti che vogliamo portare qui a Ferrara. Al Milan ha ricoperto il ruolo di Responsabile delle formazioni U18 e U19 e quello di Loan Manager, due incarichi che gli hanno permesso di conoscere molto bene la categoria che oggi affrontiamo.”
“Non lo conoscevo personalmente, ma mi è stato raccomandato da due persone amiche e che stimo molto, Ricky Massara e Paolo Maldini. Onestamente non ho mai sentito Ricky parlare in maniera così entusiastica di qualcuno e questo ha dato ancora maggior forza alle sensazioni positive che avevo avuto fin dal primo momento e che erano le stesse avute anche dai miei collaboratori.”
“Paolo prenderà tutte le decisioni sportive, inclusa la scelta dell’allenatore, anche se ovviamente saranno condivise con il Board. A breve incontrerete anche Andrea Dossena e posso dirvi che la sua scelta è stata facile perché ha tutte le caratteristiche che mi piacciono: è un grande lavoratore, è una persona tosta e ha fatto un grandissimo lavoro con la Pro Vercelli lo scorso anno. Avendo a disposizione uno dei budget più bassi della categoria sono riusciti, a differenza nostra, a raggiungere i playoff.”
“Non voglio fare promesse su questa stagione, ma voglio solo dire che la nuova SPAL darà il 110% quest’anno, giocando e lottando fino all’ultimo secondo, cosicché la città potrà essere nuovamente orgogliosa della squadra che vedrà in campo. Cambieremo mentalità e modo di affrontare il campionato, questo mi dà molta confidenza: chiunque non darà il 110% può andarsene già oggi, non saranno tollerate situazioni diverse.”
“La penalizzazione è stata la conseguenza di un errore amministrativo accaduto nella scorsa stagione e non è legata ad una indisponibilità finanziaria. I soldi ci sono e ci sono sempre stati, tanto che anche quest’anno abbiamo iniettato dieci milioni nelle casse del club. Abbiamo preso i tre punti di penalizzazione, ci dispiace, ovviamente non mi ha fatto piacere e proveremmo a ridurli con il ricorso, ma in questo momento non mi importa, è successo e guardo oltre: stiamo portando nuovi manager, nuovo entusiasmo e siamo tutti concentrati sulla prossima stagione.”
“Ho una grande relazione con i tifosi, cammino tutti i giorni a Ferrara e la gente mi incoraggia, mi sostiene, mi incita ad andare avanti, nessuno mi ha mai insultato. Le contestazioni allo stadio? Avete visto di che numeri parliamo quando hanno lasciato la curva, parliamo di una piccola parte di tifoseria quindi non bisogna generalizzare. I veri tifosi vogliono che la SPAL abbia successo e sono quelli che dimostrano attaccamento e che ne vogliono il bene anche in futuro.”
“Due giorni fa hanno fatto una protesta, onestamente sono felice perché ancora una volta avete visto realmente i numeri di cui si parla: 60 ragazzi? Quando parliamo di SPAL parliamo di migliaia di tifosi.”
“Ho grande rispetto della Curva, l’ho sempre detto ma chi avanza certe rivendicazioni non ha veramente a cuore il bene della SPAL. In ogni caso ho chiesto in più occasioni di incontrarli, l’ultima non più tardi di quattro giorni fa, con l’obiettivo di superare la situazione per il bene del Club, ma loro hanno rifiutato. Più di così non so cosa posso fare onestamente, dicono che non conoscono i miei programmi ma non vogliono incontrarmi per conoscerli.”
“Chi scrive certi comunicati non sa come funziona questo mondo. Se io me ne vado che succede alla SPAL? Voglio essere chiaro una volta per tutte, quando siamo arrivati tre anni fa abbiamo ereditato dal presidente Mattioli 20 milioni di debiti, in tre anni li abbiamo ridotti a 9 e nei prossimi tre contiamo di estinguerli. Qualcuno capisce la gravità di questa situazione? Abbiamo pagato 11 milioni di debiti in tre anni, non so in quante altre proprietà avvenga questo. Abbiamo trovato dei contratti sportivi folli, che potevano avere un senso in Serie A ma non in Serie B e questi aspetti non sono certamente imputabili al mio management.”
“Simone e Francesco Colombarini sono miei amici, due persone che stimo moltissimo ma hanno venduto la SPAL perché avevano visto la direzione in cui stava andando il Club. Quando siamo entrati sapevamo delle difficoltà così come eravamo e siamo consapevoli delle sue potenzialità, ma evidentemente non tutti l’hanno ancora capito.”
“Se qualcuno, incluso il Sig. Mattioli, vuole entrare nella SPAL perché è convinto di fare meglio, si faccia avanti: mi porti 10 milioni, che è quello che serve per portare a termine questa stagione sportiva che sta per iniziare, e anzi possibilmente ne porti 2 entro la prossima settimana. Non è uno scherzo. Questo Club per me e Marcello significa tutto, sappiamo dove dobbiamo arrivare ma è troppo facile parlare se non si decide di intervenire concretamente. Quindi fatevi avanti o state zitti.”
“Non vogliamo iniziare la relazione con il nuovo direttore sportivo e con il nuovo allenatore imponendo alcuna decisione sui giocatori. Mi piace la continuità, certo, se c’è qualcosa di positivo è giusto dargli seguito ma cosa c’è da salvare della scorsa stagione? Molto poco dal mio punto di vista.”
“Mi piacciono Zilli e Dalmonte, ma sapete quanto costa un giocatore come Zilli alla SPAL? È un’operazione da quasi 500mila € e un investimento di questo tipo sarebbe andato a ridurre il nostro margine di operatività sul mercato. Mi piace Zilli come giocatore, ho grande stima di lui anche a livello personale, ma ha un costo importante e non posso scegliere e determinare un costo importante per conto del direttore sportivo e dell’allenatore.”
“Cercheremo di costruire una squadra equilibrata, una combinazione del patrimonio in forza al Club e dei giocatori che potranno arrivare. So che ci sono giocatori in grado di dar seguito alle richieste che porteremo avanti e se si metteranno a disposizione del progetto nella maniera corretta ne faranno sicuramente parte.”
“Mi piace molto Mimmo di Carlo e probabilmente è stato un errore esonerarlo dopo poche giornate e richiamarlo in ritardo, ma l’anno scorso abbiamo mancato il nostro obiettivo. Non posso guardare solo all’ultima parte di stagione, devo guardarla nella sua interezza ed essere oggettivo: abbiamo mancato i playoff e comunque, anche in questo caso, non ho voluto prendere decisioni per conto del direttore sportivo ma piuttosto condividerle.”