Alla vigilia del primo impegno ufficiale della Spal, che domani affronterà l’Atalanta U23 per il primo turno eliminatorio di Coppa Italia Serie C, c’è curiosità per vedere i biancoazzurri all’opera, dopo un pre-campionato non certo esaltante. Mister Dossena inquadra così il match contro gli orobici:
“Siamo un cantiere aperto, ma ora si inizia a fare sul serio e indipendentemente da chi rimarrà e chi andrà via dovranno dare tutti il 100%. Ad ogni allenamento devono mettermi in difficoltà nelle scelte e nelle amichevoli precampionato ho accettato un adeguamento alla fatica che domani deve essere superato per cercare di portare a casa il risultato. In settimana ho iniziato a intravedere sprazzi del percorso che vogliamo portare avanti: abbiamo lavorato tanto sulla pressione e sul gioco in generale, diminuendo gradualmente i carichi di lavoro. Credo che un allenatore per incidere debba aver bisogno di 5-6 partite per conoscere i ragazzi e far sì che loro si conoscano l’un l’altro, anche attraverso gli errori”.
“I nuovi si sono inseriti bene: in base all’indirizzo del match capiremo se e quando impiegarli visto che hanno svolto carichi di lavoro notevoli e dobbiamo stare attenti a non sovraccaricarli. Melgrati è un portiere d’esperienza che conosce la categoria e sa giocare bene coi piedi: Massimo, il nostro preparatore dei portieri ci aveva già lavorato assieme e ci siamo fidati di lui, pur avendo altre opzioni. Nella zona centrale della difesa avevamo bisogno di un giocatore aggressivo sull’uomo che sapesse leggere bene la situazione e Bachini è il profilo giusto, mentre dopo l’uscita di Maistro avevamo bisogno di un calciatore dinamico che avesse tempi di inserimento e gol nelle gambe come Zammarini”.
“Ho trovato tifosi competenti: vorrei che la gente si innamorasse di questi ragazzi tramite ciò che questi ultimi fanno vedere sul terreno di gioco. Sappiamo anche che è il risultato che conta, ma è altrettanto importante che i ragazzi sudino la maglia: quando lo si fa, raramente non si porta a casa il risultato”.