La Spal si prepara ad affrontare il Gubbio con l’obiettivo di interrompere una striscia di risultati negativi e migliorare una classifica che inizia a farsi preoccupante. La situazione attuale richiama alla memoria quella della scorsa stagione, quando i biancazzurri, in visita allo stadio Barbetti a dicembre, uscirono con un pareggio ottenuto più per fortuna che per merito, in una gara segnata da limiti qualitativi ma giocata con determinazione. Allora la squadra, guidata da Colucci, puntava quasi esclusivamente sulla difesa, rinunciando a proporre gioco offensivo, un approccio che portò al fallimento del progetto e all’esonero del tecnico a febbraio.
Quest’anno la Spal vive una fase altrettanto critica, ma sotto la guida di Dossena mostra caratteristiche molto diverse. Pur affrontando emergenze simili a quelle della gestione precedente, la squadra attuale si distingue per un atteggiamento più propositivo: segna tanto, ma subisce altrettanto, una peculiarità che la rende imprevedibile.
Di contro, il Gubbio si presenta con problemi opposti. Gli umbri condividono il peggior attacco del girone insieme al Sestri Levante, con solo 13 reti segnate in 18 partite. In compenso, sul piano difensivo vantano una solidità superiore rispetto ad altre squadre della parte bassa della classifica. Tuttavia, dopo la terza sconfitta consecutiva, la dirigenza rossoblù ha deciso di affidarsi a un nuovo tecnico, Fontana, subentrato a Taurino. Questo cambio in panchina potrebbe influenzare l’andamento del match, aggiungendo un’incognita al confronto.
La situazione in classifica resta equilibrata: entrambe le squadre hanno urgenza di ottenere risultati. Per i biancazzurri, reduci da due sconfitte di fila, è fondamentale tornare a muovere la classifica, soprattutto considerando i precedenti favorevoli. Negli ultimi dieci confronti diretti, infatti, la Spal ha ottenuto sette vittorie e tre pareggi, una striscia positiva che i ragazzi di Dossena dovranno cercare di allungare per rilanciare le proprie ambizioni.