Spal, approcci da incubo: negli ultimi 11 primi tempi 14 gol subiti e nessuno segnato

La statistica inquietante: i biancazzurri affondano nei primi 45 minuti in un'anomalia che mette in crisi l'intera stagione

Un crollo sistematico nei primi tempi ha segnato il cammino della Spal in questo complicato campionato 2024-25. I numeri parlano chiaro: 14 gol incassati e nessuna rete segnata negli ultimi 11 primi tempi rappresentano una statistica impietosa che fotografa perfettamente lo stato di crisi della squadra biancazzurra.

Da Dossena a Baldini, il problema si è aggravato. Chi lotta per la salvezza non può permettersi di concedere così tanto nei primi 45 minuti, eppure la Spal ha continuato a mostrare un approccio molle, quasi rinunciatario, fin dal fischio d’inizio. Le partite sembrano iniziare solo dopo uno o due gol subiti, quando ormai è troppo tardi per costruire una reazione efficace.

L’ultimo gol nel primo tempo risale al 18 gennaio, firmato da Rao contro il Sestri Levante. Da allora, una serie di undici primi tempi consecutivi senza segnare e con troppe gare compromesse già all’intervallo. A Carpi, il gol dell’ex Contiliano ha spento ogni tentativo di rimonta, mentre nella sfida successiva il Milan Futuro ha sbloccato il risultato poco prima del riposo, condannando Dossena all’esonero.

Con Baldini, la crisi si è acuita. L’esordio contro la capolista Virtus Entella è stato traumatico, con un uno-due nei primi otto minuti. Non è andata meglio nelle successive sfide: il Rimini ha colpito nel primo tempo, così come il Campobasso, che ha chiuso la prima frazione avanti di due reti.

Anche le prestazioni più dignitose, come a Pescara e a Piancastagnaio, non hanno evitato il trend negativo: il primo tempo è terminato rispettivamente 1-0 e 0-0, senza vere occasioni da gol per la Spal.

Nelle ultime gare, il copione si è ripetuto: la Ternana ha sbloccato con Cicerelli al 3’, il Pineto è andato sul 2-0 già al 18’, mentre il Legnago Salus ha trafitto Meneghetti al 37’. Sempre sotto, sempre senza segnare.

Una squadra che vuole salvarsi non può permettersi di regalare metà partita agli avversari. Se la tendenza non si invertirà presto, la Spal rischia seriamente di non raggiungere nemmeno i playout, condannandosi a una retrocessione che, per numeri e prestazioni, non sorprenderebbe più nessuno.

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