La gestione di Silvio Baldini sulla panchina della Spal continua a essere caratterizzata da una marcia altalenante. Dopo aver esordito con tre sconfitte consecutive, il tecnico aveva dato segnali di ripresa con il pareggio di Pescara.
Tuttavia, l’illusione di un cambio di passo è svanita rapidamente con il pesante ko contro l’Arezzo. La vittoria sulla Pianese sembrava poter rappresentare un punto di svolta, ma gli ultimi risultati hanno confermato una realtà ben diversa: la Spal continua a faticare e la permanenza in Serie C è seriamente a rischio.
Uno dei problemi più evidenti è l’atteggiamento con cui la squadra scende in campo. A eccezione del match contro la Pianese, i biancazzurri sono sempre andati sotto nel primo tempo, mostrando difficoltà a reagire. Il pareggio di Pescara rappresenta un’eccezione, mentre in tutte le altre gare la squadra non è riuscita a rimediare allo svantaggio iniziale.
A preoccupare maggiormente è la tendenza a subire gol nei primi minuti: Virtus Entella avanti 2-0 dopo otto minuti, Rimini in vantaggio al 22’, Campobasso a segno dopo appena quattro minuti, fino all’Arezzo che ha chiuso virtualmente il match già al 27’.
Il confronto con la Ternana ha evidenziato il divario tecnico e mentale tra le due squadre. Gli avversari erano superiori, ma i biancazzurri hanno contribuito alla sconfitta regalando subito il vantaggio agli avversari con un errore evitabile in fase di costruzione.
La Spal ha provato a reagire, creando diverse occasioni da gol e chiudendo il primo tempo con qualche rimpianto. Tuttavia, il calcio è deciso dai dettagli, e ancora una volta una marcatura sbagliata su calcio d’angolo ha portato alla rete che ha chiuso definitivamente la gara.
I numeri della crisi parlano chiaro: cinque sconfitte casalinghe consecutive, quattro mesi senza vittorie al “Mazza”, quartultimo posto in classifica e una difesa che con 55 reti subite è la peggiore del campionato, a pari merito con il Legnago Salus.
Il sogno di raggiungere il sestultimo posto si è ormai infranto, con un distacco di otto punti. Inoltre, la Lucchese, diretta concorrente per la salvezza, ha appena scavalcato la Spal, rendendo ancora più complicata la lotta per evitare la retrocessione diretta.
Con 17 sconfitte in 32 giornate, il morale della tifoseria è ai minimi storici. A otto partite dalla fine del campionato, lo spettro della Serie D è sempre più concreto e senza un’immediata inversione di tendenza la Spal rischia di sprofondare nell’incubo dei dilettanti.