Allenamenti settimanali a porte aperte al centro sportivo “G.B. Fabbri” in vista di Spal-Ternana, sfida fondamentale per decretare le sorti future dei biancazzurri e sancire un cambiamento mentale obbligatorio
Si ferma la serie B per il doppio impegno delle qualificazioni al campionato europeo ma non si fermano neanche un secondo gli allenamenti della Spal. In questi giorni di stop, a cui seguiranno le ultime 8 partite di campionato, è necessario che i biancazzurri mettano in chiaro le intenzioni e capiscano quale sia l’obiettivo.
Prima della sconfitta contro il Südtirol nessuno all’interno dello staff spallino aveva ammesso apertamente le difficoltà caratteriali che da tempo ormai influenzano la squadra. Il fatto che i biancazzurri non siano mai riusciti a ribaltare un parziale negativo è sicuramente una prova, ma gli allenatori (prima De Rossi poi Oddo) hanno sempre parlato di una squadra con un buon atteggiamento che aveva fiducia in sé nonostante le prove insufficienti.
Rabbia, orgoglio, convinzione e consapevolezza: questo manca alla Spal e in realtà Massimo Oddo l’ha capito già da diverso tempo. Dopo i tre punti contro il Cittadella neanche il tecnico pescarese si sarebbe mai aspettato un tracollo come quello di Cosenza e non ci dev’essere andato piano negli spogliatoio dopo il triplice fischio. È per questo che in questi giorni l’ex terzino di Milan e Lazio sta facendo lavorare la squadra sia sul piano fisico sia su «concetti semplici e basilari, sui quali però bisogna dare il 100%» – come ha affermato Moncini nella conferenza della mattina. Oddo sta cercando di risvegliare la squadra e il richiamo in allenamento è profondamente indicativo e comprensibile: «Non mi interessa se usate la tattica, la tecnica, quel ca*** che volete: voglio vedere la cattiveria, voglio che vinciate i duelli individuali». -9 a Spal-Ternana, -9 per vedere un una scossa radicale.