Il bomber di proprietà del Benevento trafigge la sua squadra. Il nuovo centrocampo convince ancora e Meccariello è sempre più una sicurezza
La Spal esce dal Vigorito con 3 punti di vitale importanza in ottica salvezza, conquistati con una prestazione schiacciante e una reazione d’orgoglio che i tifosi aspettavano da tanto. I biancazzurri staccano così il Benevento e segnano la fine delle speranze giallorosse, con lo stesso Stellone che ha rassegnato le dimissioni. La squadra di Oddo attende i responsi dagli altri campi e guarda già al prossimo match salvezza sabato 15 aprile al Mazza contro il Brescia.
ALFONSO 6 – Vigile e attento, anche negli interventi di normale amministrazione concedendo qualche plastica per i fotografi. Da rivedere la costruzione dal basso quando parte da lui. Senza parole la decisione di appoggiare la sfera al compagno con un pallonetto invece di rilanciare, rischiando così di concedere il 2-2 al Benevento.
DICKMANN 6 – Capitan Lollo è puntuale in entrambe le fasi: coperture e sgasate non mancano mai.
MECCARIELLO 7 – Gigante di difesa: nelle ultime uscite ha acquistato personalità e carattere, consacrandosi nella gara di Benevento una volta per tutte. Interventi di chiusura e protezione del pallone per far passare i minuti: lo fa benissimo.
ARENA 6,5 – Abbiamo trovato il compagno di merende di Meccariello: non sbaglia il ritorno in campo dopo il risentimento muscolare che l’ha tenuto fuori con la Ternana. Questa coppia è definitiva.
CELIA 6,5 – Si trova al posto giusto al momento giusto e approfitta della deviazione di Veseli sul tiro di Maistro, ipotecando così la vittoria. Per il resto non eccelle e spesso fatica in fase difensiva: tutto normale.
CONTILIANO 6,5 – La crescita costante ricorda moltissimo quella del giovane compagno di reparto. Aggiunge fisicità, scelte di gioco precise e ora si presenta anche al tiro sfiorando il gol: la sua conclusione a inizio secondo tempo sembra quasi essere finita in porta, peccato che la palla sia solo a lato.
PRATI 7 – Personalità ne ha da vendere nonostante sia il secondo più giovane della squadra. La sua presenza è una sicurezza in questo imprevedibile finale di stagione. Ha il grande merito di rompere gli equilibri e spezzare la tensione del pareggio con un tiro d’esterno da fuori area: una conclusione d’istinto, proprio ciò di cui ha bisogno la Spal nel momento difficile.
MAISTRO 7 – Tattica, qualità, giocate, tiri a profusione, chi ne ha più ne metta: incontenibile. Letizia ci prova anche a marcarlo, ma solo raramente riesce a schermarlo. Propizia la rete di Celia e gli manca solo il gol personale per coronare la prestazione. (dal 76′ TUNJOV 6 – Non si esalta negli ultimi 15 minuti).
NAINGGOLAN 7 – Solito fenomeno anche «se gioca al 60%» ha detto Oddo. Trova soluzioni in ogni pallone che ha tra i piedi: pennella l’assist per Moncini e per poco manda in rete anche La Mantia. (dal 76′ ZANELLATO 6 – Deve solo far girare la palla e questa, in situazioni di non eccessiva difficoltà, è una cosa che gli riesce bene).
LA MANTIA 6 – Contro il Como sembrava si fosse sbloccato, ma siamo di fronte ad un altro periodo di magra perché è dalla partita casalinga contro i lariani del 18 febbraio che LaMa19 non segna. Ci va vicino alla mezz’ora con il colpo di testa su punizione di Nainggolan, ma rischia più che altro di schiantarsi contro il palo, con la palla che non entra in rete neanche a pagarla.
MONCINI 6,5 – Le suggestioni della vigilia in merito al gol dell’ex si sono avverate. Il numero 9 segna con un gesto atletico di gran fattura lanciandosi in volo per intercettare il cross di Nainggolan e imprimendo alla palla la giusta deviazione per trafiggere Paleari. Fa a sportellate con la retroguardia sannita. (dal 76′ RABBI 6 – Ogni volta che subentra è scoppiettante, finendo spesso per bruciarsi subito perché con le sue accelerazioni in profondità si infrange sul muro difensivo avversario. Contro il Benevento trova più spazi del solito perché i padroni di casa sono sbilanciati in avanti. Calcia addosso a Paleari al 93′: poco freddo)
