Moncini-La Mantia rimandati, solido Arena e un buon ritorno di Tripaldelli
Era da 13 partite che la Spal non manteneva la porta inviolata (vittoria 0-1 contro la Reggina) e a Modena è arrivato il clean sheet. Una soddisfazione a metà perché i biancazzurri non sono andati oltre il pareggio e si sono rivisti i soliti problemi realizzativi.
ALFONSO 6,5 – Non c’è partita in cui non faccia parate decisive e anche contro il Modena ci ha messo la sua pezza. Respinge il colpo di testa beffardo di Diaw e mantiene inviolata la porta (anche grazie al palo) in un secondo tempo sotto assedio.
DICKMANN 5,5 – Traversoni e cross a ripetizione…tutti sprecati. Nella ripresa le cose non vanno meglio e fatica a contenere l’aggressività dei canarini (dal 68′ FIORDALISO 5,5 – Rischia il patatrac per la trattenuta in area su Giovannini dopo aver sbagliato la marcatura. Fortunatamente poi la Spal esce dalla pressione asfissiante e non va in difficoltà).
ARENA 6,5 – Cuce una bella marcatura su Diaw, neutralizzandolo il più delle volte e concedendogli solo un’occasione pericolosa nel primo tempo. Solido e attento, deve uscire dal campo per infortunio al flessore (dal 75′ DALLE MURA 6 – La difesa è in buone mani con lui: saprà non far rimpiangere anche Meccariello nella prossima gara contro il Perugia?).
MECCARIELLO 7 – Se il compagno è solido, lui è proprio marmoreo. È l’uomo in più di questa partita e grazie a BigMec diventa più facile anche soffrire la pressione gialloblù del secondo tempo (si fa per dire). Ci mette il piede, la testa e anche le mani: il fallo tattico per impedire la ripartenza gli costerà la sfida salvezza di domenica prossima.
TRIPALDELLI 6 – Torna in campo dopo più di un mese e si comporta decisamente al di sopra delle aspettative, soprattutto in fase difensiva dove non ci aveva abituati troppo bene. A differenza del passato, meglio i ripiegamenti delle incursioni.
CONTILIANO 6 – Sbrilluccica ma ha “un cuore grande così” (canterebbero i genoani) soprattutto nella scivolata finale che permette la riconquista della palla in un momento non agevole. Il tiro al 30′ non è dei migliori, ma è importante che continui a provarci per affinare l’intesa con lo specchio.
PRATI 6 – Dietro le quinte, ma non ci sono errori nel fraseggio e questo è soprattuto grazie a lui.
MAISTRO 5,5 – Decisamente sotto tono rispetto alle gare contro Benevento e Brescia. Prova anche la giocata e a mettersi in proprio, ma Oukhadda e compagni gli rendono la vita difficile (dal 93′ ZANELLATO s.v.)
NAINGGOLAN 7 – Era da 3 partite che non calciava in porta? Nessun problema. 4 tiri al Braglia per il Ninja e vantaggio sfiorato due volte: al 26′ con una sassata delle sue che supera di poco la traversa e una girata rasottera un minuto dopo. Un vero lanciamissili, peccato che la palla non abbia mai gonfiato la rete. Esce nella ripresa per problemi muscolari di cui bisogna verificare l’identità: sarebbe alquanto scomodo perderlo ancora (dal 68′ TUNJOV 5,5 – Assente: tutte le volte che subentra fa una fatica incredibile ad introdursi nel vivo del gioco, anche in questa occasione).
MONCINI 5,5 – In sostanza ha un’occasione (o poco più) per tempo ma in entrambe non riesce ad incidere. Al 25′ ruba palla a Gerli, va in contropiede ma sciupa tutto perché ha fretta di calciare; nel finale della ripresa impensierisce di testa Gagno costringendolo a deviare in tuffo. Del tutto innocua, invece, l’incornata del 35′.
LA MANTIA 5,5 – Le sue occasioni mettono l’acquolina del vantaggio in bocca ai tifosi biancazzurri, ma l’unico a divorarsele è lui. Tanto abile nel gioco di suola e conclusione (debole) quanto stordito sul traversone di Dickmann che l’aveva pescato smarcato in area di rigore. Per il resto fa a sportellate con grande foga conquistando una punizione dopo l’altra (dal 67′ RAUTI 5,5 – Qualche sgambata giusto per avere la percezione del rettangolo verde, sul quale non scendeva da Cosenza. La sua unica occasione è un colpo di testa innocuo all’89’).
