Nella partita che ha sancito la retrocessione dei biancazzurri sono in pochi a salvarsi: tante insufficienze nell’ultima gara di serie B al Mazza
La continuità è un grave problema che la squadra di casa ha riscontrato in tutto il corso della stagione, sia nei 90 minuti di partita, sia nei risultati. Era quindi prevedibile che la Spal nella ripresa non sarebbe riuscita a mantenere il ritmo dei 25 minuti finali del primo tempo. Biancazzurri tanto anonimi nella seconda frazione quanto addormentanti e assenti nei 15, 20 d’avvio gara: l’ennesima prova di scarsa personalità che vale la serie C.
POMINI 6 – A 20 minuti dal fischio d’inizio deve mettersi la maglia da pantera rosa perché il compagno Alfonso si è infortunato nel riscaldamento (mal di schiena). Seconda presenza in campionato, sempre presente: non può fare nulla contro lo strepitoso mancino del “Mudo” dagli 11 metri.
DICKMANN 5,5 – Ci prova anche lui a trafiggere il Parma, ma al 41′ calcia sbilanciato addosso a Coulibaly. Poco precisa la fase offensiva e di spinta (dall’83’ FIORDALISO s.v. – Entra al momento giusto: per la contestazione).
VARNIER 6 – Nel quarto d’ora iniziale gli attaccanti avversari hanno troppo agio di giocare la palla in area biancazzurra. Rimane comunque un centrale che avrebbe fatto comodo durante il campionato e anche contro i ducali lo dimostra. Vista la predisposizione all’infortunio, qualche preoccupazione c’e stata nel momento in cui si è accasciato a terra nella ripresa. Maistro gli pennella sulla testa un’ottima palla gol, ma Moncini gliela toglie.
MECCARIELLO 5,5 – Prestazione delle grandi occasioni in cui mette cuore e anima, soprattutto nel secondo tempo con un salvataggio provvidenziale in scivolata sul tiro a botta sicura di Sohm Purtroppo non si può sorvolare sul rigore causato per l’intervento in ritardo su Camara, avventatosi sul pallone dopo aveva colpito il palo: probabilmente non si era neanche accorto della presenza dell’ivoriano.
DALLE MURA 5,5 – Gestisce bene il cartellino giallo che ha sulla testa dopo appena 2 minuti di gioco. Il terzino sinistro non è il suo ruolo preferito e Man se n’è accorto nel primo tempo: è proprio dalle sue parti che sono partite le azioni pericolose palla a terra dei ducali (dal 70′ CELIA 5,5 – Gioca 20 minuti ma nessuno si accorge di lui).
TUNJOV 5 – Ha il freno a mano tirato e rallenta tutta la squadra anche in fase di contropiede consentendo agli avversari di riprendere le posizioni. Si ricorda (a fatica) un buon recupero difensivo e un’imbucata ad innescare Moncini (dal 59′ ROSSI 5,5 – Con lui la Spal passa al 4-2-3-1 ma sulla trequarti non riesce ad innescare nessuno. Prova a combinare qualcosa nel recupero ma finisce per passarla a Chichizola).
CONTILIANO 6 – Esce dal campo in lacrime: da spallino vero è uno dei pochi ad aver capito la gravità del momento. Se lo vorrà, il futuro della Spal porterà il suo nome (dall’83’ PARRAVICINI s.v.).
PRATI 5,5 – Affonda la gamba in alcune occasioni per rubare palla, ma poi le idee sono poche per far girare la squadra: comprensibile visto le discordanze dell’organico in termini di gioco. “Grazie” alla retrocessione della Spal può volare in Argentina a disputare il Mondiale under 20.
MAISTRO 5,5 – Il motore del Ciao: prova ad accendersi inutilmente con diversi palloni persi, si innesca con qualche sgasata (punizione che costringe Chichizola a intervenire e cross per i compagni) ed infine si spegne completamente (nella ripresa).
MONCINI 5 – Nel primo tempo fallisce di tacco e toglie un cross pericoloso a Varnier. Una soluzione offensiva degli estensi è il lancio in profondità su di lui, ma spesso si muove con i tempi sbagliati: solo una volta aggancia bene la palla ma il tiro è troppo telefonato.
RAUTI 5,5 – Promosso nella corsa ma rimandato in comunicazione: lui e Moncini non si intendono e tecnicamente gli manca ancora qualche colpo (dal 71′ FETFATZIDIS 5 – L’ennesima prova di un acquisto totalmente sbagliato in inverno).
