La retrocessione in Serie C della Spal ha avuto ripercussioni importanti anche sul settore giovanile. Oltre allo smantellamento della pluripremiata Under 18, le varie selezioni giovanili giocheranno in campionati organizzati dalla Lega Pro, dove si confronteranno con avversari di calibro inferiore – calcisticamente parlando – rispetto a quelli degli anni passati. Si salvano solo gli Under 19: i ragazzi allenati da Vito Grieco, infatti, saranno iscritti nuovamente al campionato Primavera 2.
Si può ben intuire, quindi, che il passaggio in terza serie ha spinto molti ragazzi del vivaio spallino ad emigrare verso squadre meglio piazzate, dove le opportunità di fare carriera sono maggiori. Un esodo che la società biancazzurra fatica a contenere a causa della perdita di forza contrattuale e della nuova riforma del lavoro sportivo. La legge prevede che i club non potranno più esercitare sui ragazzi dai 15 ai 19 anni un vincolo sportivo – com’era invece precedentemente –, a meno che i giovani non vengano messi sotto contratto (per quanto sia cospicua l’attenzione economica verso il settore giovanile, attualmente la direzione della dirigenza è quella di contenere le spese). Ne deriva, quindi, che i giocatori privi di un accordo da calciatore professionista possono liberarsi gratuitamente dalla squadra di appartenenza.
Ecco spiegata la fuga da via Copparo verso mete con prospettive di carriera più sicure. Marco Longoni e Nicolò Franzoni, attaccanti classe 2005, e Matteo Bonadiman, difensore classe 2006, hanno raggiunto il portiere Lorenzo Abati alla Primavera del Torino: a loro probabilmente si aggiungerà il 15enne Patrick Albert Odendo. In direzione Cagliari, invece, ci sono i centrocampisti Diego Marcolini (2005) e Jacopo Simonetta (2006).