La Spal soccombe nel finale contro il Pescara, tradita ancora una volta da Del Favero, autore di una papera che costa carissimo agli uomini di mister Colucci.
Questa volta, però, i biancoazzurri mettono in campo voglia, grinta e coraggio mostrando anche sprazzi di buon gioco: insomma, dopo tante gare davvero brutte e senza uno straccio di manovra qualcosa si è visto, ma è arrivata ancora una sconfitta ed ora la classifica inizia davvero a farsi preoccupante.
Inizio a gran ritmo dei padroni di casa, caricati da un pubblico come sempre calorosissimo. Antenucci non arriva di poco su un gran traversone di Dalmonte, poi al 5′ conclude di poco a lato da fuori area. Col passare dei minuti, però, la squadra di Zeman prende le misure e cresce: al 17′ palla persa sulla trequarti Spal e Merola si fa ipnotizzare da Del Favero sul più bello. Tre minuti dopo gli abruzzesi passano: Carraro interviene maldestramente in area provocando un calcio di rigore che l’ex Tunjov non sbaglia.
La reazione della Spal è buona e al 26′ Siligardi calcia un missile su una punizione dal limite che scheggia la traversa. Match gradevolissimo con continui capovolgimenti di fronte: alla mezzora il solito Merola scappa a Celia ma poi, arrivato sul fondo, non riesce a concretizzare. Finale tutto biancoazzurro con la Spal che mette in campo voglia e grinta: al 33′ bella combinazione tra Dalmonte e Celia con quest’ultimo che crossa per l’accorrente Antenucci che conclude alto di testa, poi al 40′ un Dalmonte in gran spolvero inbuca per Contiliano ma il giovane centrocampista spreca calciando addosso a Plizzarri. Il gol è nell’aria e arriva dopo due minuti: ancora Dalmonte va via sulla sinistra e crossa per Celia che deve solo spingere in rete per il meritatissimo pareggio.
Se il primo tempo era stato a gran ritmi e con occasioni a raffica, la ripresa è esattamente all’opposto: entrambe le squadre arretrano il baricentro e, nonostante non manchino grinta e veemenza da ambo le parti, le occasioni latitano. Il Pescara ci prova con Brosco di testa da corner ma è bravo Del Favero a respingere; per i padroni di casa, invece, qualche ripartenza potenzialmente letale ma mal sfruttata dai tre davanti.
Così, quando tutto faceva presagire al pareggio finale, arriva la frittata finale. Collodel perde ingenuamente una palla a centrocampo esagerando con la palla tra i piedi anzichè scaricare, palla a Cangiani che punta la porta e lascia partire un tiro forte ma centralissimo che, inspiegabilmente, buca Del Favero, in lacrime a fine partita ma consolato da tutti i compagni.
Una brutta mazzata per la Spal, che perde immeritatamente una gara ben giocata ma finisce comunque tra gli applausi della curva e dell’intero stadio per l’impegno profuso. Se la voglia messa in campo stasera verrà replicata nelle prossime gare, la luce in fondo al tunnel inizierà a farsi vedere.