Diciannove anni ma già una grande maturità, in campo e fuori, e la presa di responsabilità di poter essere molto utile alla causa della Spal. Nicolò Contiliano, classe 2004, fa parte della società biancoazzurra fin da bambino, essendo entrato nel Settore Giovanile all’età di otto anni e militando poi in tutte le selezioni spalline dall’Under 9 alla Primavera. Ed ora potrebbe diventare una bandiera della squadra.
L’anno scorso, nella travagliata stagione che ha portato la Spal alla retrocessione in C, per Contiliano è successo tutto molto in fretta, con la prima convocazione nel marzo 2023 per la trasferta di Cosenza (mentre prima aveva sempre giocato con la Primavera 2) e poi le 8 gare consecutive da titolare con l’ingresso definitivo nel “calcio che conta”: “La Spal per me è come una famiglia – ha raccontato ai colleghi de “La Nuova Ferrara” –; sono qui da 10 anni e mi sento davvero a casa, ecco perché ho scelto di rinnovare il contratto. La società crede in me e questo mi fa davvero molto piacere”.
Un inizio di stagione complicato non solo per la Spal ma anche per Nicolò, che ha dovuto fare i conti con diversi problemi fisici fin dall’estate: “Durante il ritiro ho avuto un po’ di pubalgia, poi sono dovuto stare fermo ancora per un colpo al collaterale mediale e in generale non sono mai riuscito ad essere al 100% della forma in questi primi mesi. Quanto alla Spal, invece, credo che debba ritrovare un po’ di fiducia, perché il gruppo è unito e in settimana lavora al massimo. Forse una vittoria ci sbloccherebbe”.
Sul futuro, però, le idee sono chiarissime e la fiducia è tanta: “Stiamo lavorando per far tornare la Spal dove merita di stare; io non mi sento ancora un simbolo, che è una parola pesante, ma so di poter dare molto alla squadra. E il mio obiettivo è tornare in B con questa maglia”.