E’ un Colucci provato quello che si presenta in sala stampa al termine del match contro il Sestri Levante, consapevole che la sua prima vittoria in campionato equivale ad essersi tolto un bel peso di dosso ma che il lavoro da fare è ancora tanto: “Sono provato perché sono con i ragazzi in campo soprattutto nella sconfitta. Oggi non era facile, c’erano tre o quattro giocatori molto giovani al primo anno con i grandi. Hanno fatto la partita che dovevano fare: ad oggi siamo questi, la gente lo sa e dobbiamo stringerci tutti sostenendoci a vicenda. Sono contento per i tifosi e per i ragazzi, ora festeggiamo fino a mezzanotte, ma poi pensiamo subito a domenica”.
Le tante assenze lo hanno costretto a mettere in campo una formazione inedita e decisamente sperimentale, pur cercando di non snaturare del tutto il classico 4-3-3: “Il modulo di oggi era una sorta di 5-3-2 asimmetrico con Puletto a mantenere l’ampiezza così come Celia. Abbiamo fatto mezzo allenamento provando questo modulo e ci siamo detti di portarla a casa, perché contava solo quello. Mi avete visto arrabbiato perché in certe occasioni bisogna essere bravi a forzare la giocata e altre volte bisogna tenerla, ma non è semplice. In alcune circostanze dovevamo andare avanti nella prima giocata e non lo abbiamo fatto, ci arriveremo”.
Una vittoria che toglie un po’ di pressione alla squadra, anche se il cammino per uscire dalla crisi sarà ancora lungo: “La pressione c’è, i ragazzi la sentono e capisco i tifosi che hanno vissuto tante amarezze, ma qui c’è anche fede e mi sento di dire loro che i i ragazzi hanno dato il massimo. Abbiamo dei limiti e sappiamo che dobbiamo superarli e velocemente”.