Alla vigilia del match Torres – SPAL, è stato il Direttore dell’Area Tecnica Filippo Fusco a parlare in conferenza stampa. Questi i passaggi principali:
La situazione. “Non possiamo non essere delusi per questa situazione e il primo a sentirsi responsabile sono io, ma la delusione deve essere uno stimolo in più a dimostrare il valore reale di questa rosa, che non è ancora emerso dall’inizio del campionato. È chiaro che la classifica, in questo momento, non soddisfa le ambizioni di tutti però in queste difficoltà credo che sia fondamentale rimanere uniti ed essere autocritici, ma non in modo fine a sé stesso, quanto piuttosto per analizzare la situazione.”
Infortuni. “Gli infortuni non devono essere un alibi ma avere più di quindici infortuni da traumi, di cui alcuni gravi, è un qualcosa che solitamente non si verifica in quattro anni. Gli ultimi ad aggiungersi alla lista degli indisponibili sono Fiordaliso ed Iglio, il cui infortunio è di una certa gravità e si protrarrà per alcuni mesi: non posso che essere dispiaciuto per il ragazzo e per una rosa che si va assottigliando. I nostri giovani però sono di valore, hanno dimostrato di poterci stare e per la trasferta di domani saranno con noi Simonetta e Angeletti; inoltre Peda e Maistro, che non erano disponibili per la partita di giovedì, stanno stringendo i denti ed in questi due giorni si sono allenati perché hanno voglia di stare insieme a questo gruppo. Questo è un segnale che io vedo positivamente e sono convinto che le difficoltà possano essere una prova della volontà di superarle, offrendo uno stimolo in più.”
Torres. “La Torres sta facendo benissimo, è sicuramente la sorpresa di tutti e tre i gironi della Serie C ed il primo posto in classifica lo hanno meritato con le prestazioni, la voglia e l’atteggiamento. Noi dovremo andare a fare una partita di grande umiltà, con rispetto ma senza alcuna rassegnazione: siamo la SPAL, siamo una squadra che ha dei valori anche morali sebbene la classifica ora non lo dica. Dobbiamo interpretare la classifica mossi dall’orgoglio di dimostrare che il distacco attualmente esistente in classifica non rispecchia i veri valori. Abbiamo tanti infortunati, siamo in emergenza, ma si gioca sempre undici contro undici e le dimensioni del campo sono le stesse, i ragazzi più giovani hanno dimostrato di poterci dare una grande mano ed essere protagonisti e speriamo lo siano anche in un campo difficile come quello della Torres, che diventa un banco di prova importante”.
Colucci. “Non posso che essere contento di mister Colucci vedendo ogni giorno come lavora sul campo. È arrivato in una situazione non facile e dal suo arrivo gli infortuni sono aumentati ulteriormente, ma io apprezzo molto il suo atteggiamento sempre battagliero e positivo, senza piangersi mai addosso anzi cercando sempre gli stimoli in ogni situazione. È normale che tutti ci aspettiamo il salto di qualità anche a livello di punti, ritengo che nelle partite contro Pescara e Fermana avremmo meritato qualcosa di più ed a volte i risultati possono essere quel volano per darti entusiasmo, sicurezza e fiducia, come speriamo sia stato il successo di giovedì. L’allenatore ha fiducia nella squadra e nel lavoro che si fa in campo ed a volte serve un po’ di pazienza, anche se mi rendo conto che non è facile utilizzare questa parola in un calcio in cui si gioca ogni tre giorni e le aspettative erano altre.”
Giovani. ”Oltre alla fiducia l’allenatore ha consapevolezza delle difficoltà, ma anche della volontà di uscirne fuori lavorando sul campo per migliorare i giocatori e senza alcun timore nello schierare giocatori nati nel 2006, 2005, 2004 e 2003. Bisogna essere consapevoli di dover crescere in fretta, senza guardare la carta d’identità ma quello che fanno in campo e tutti lo stanno dimostrando. Domani Simonetta ed Angeletti potrebbero esserci utili e fare parte della partita e questo elemento rappresenta una risposta importante, così come lo è stato l’atteggiamento di grande generosità di Antenucci nell’ultimo quarto d’ora della sfida contro il Sestri Levante. Queste sono le cose che contano perché, al di là dell’età, è l’atteggiamento quello che conta.”
Tacopina. “Il Presidente Tacopina è in continuo contatto con me e con il Direttore Generale Di Taranto, si informa, soffre e ci stimola a fare sempre il meglio. Anche a distanza fa sentire il suo appoggio, il suo supporto e ci chiede se abbiamo necessità di qualunque tipo, dimostrando non solo una vicinanza emozionale ma anche fattiva rispetto alle esigenze del Club. Quello che dobbiamo dirgli è che questa squadra ha voglia di rivincita, così come ne ha voglia lui e Sassari può essere un’occasione: vai in casa della prima della classe, che in questo momento ha dimostrato di essere la più forte, e per noi può essere uno stimolo per dare soddisfazioni a tutti, dai tifosi al Presidente a tutti noi.”