La sesta sconfitta stagionale rimediata dalla Spal, ha fatto scattare di nuovo la rabbia nei tifosi e il gruppo Curva Ovest, attraverso un lungo comunicato, ha chiesto alla società di cedere gratuitamente il marchio al Comune di Ferrara: “Se non volete fissare un prezzo di vendita serio e credibile e volete ostinarvi a fare quello che non sapete fare, almeno consegnate alla città il nostro nome e il nostro marchio prima che la vostra incompetenza ci trascini a fondo”.
“Nella speranza che la squadra sviluppi mentalità e gioco necessari a condurci verso la salvezza, esprimiamo la nostra preoccupazione per il futuro della nostra Spal – si legge ancora nella nota diffusa dai tifosi –. Dopo tre anni, invece di ritrovarci in serie A, non solo non ci ritroviamo più in B, ma nemmeno siamo protagonisti in C, anzi ci ritroviamo negli ultimi posti. Questa parabola discendente ci preoccupa seriamente e compaiono nella nostra mente spettri antichi che di nome fanno Pagliuso, Tomasi, Butelli, Benasciutti… Di quelle annate, il dolore più grande e la più grande umiliazione, non furono solo le sconfitte sul campo e i fallimenti sportivi e societari, ma anche e soprattutto la speculazione che venne fatta sul nostro marchio e sul nome Spal”.
“Il terrore di dover tornare a giocare senza poter indossare il nostro storico ‘Ovetto’ ci fa stringere il cuore e tremare di rabbia – scrivono ancora i rappresentanti della Curva Ovest -. Nel suo ultimo comunicato, il direttore generale Di Taranto ha scritto che la Spal è un bene della comunità e in quanto tale va tutelato e protetto nell’interesse della città intera. Siamo d’accordo con questa affermazione: da anni, tutte le nostre attività vanno esattamente in questa direzione. Proprio per questo, chiediamo alla società di dare seguito alle parole coi fatti, di dimostrare che la Spal è un bene della comunità. Se proprio non vogliono vendere a persone più capaci, ostinandosi a erodere un patrimonio sportivo, sociale e culturale di questa città cimentandosi in faccende di cui capiscono nulla, chiediamo che almeno facciano un accordo con l’attuale Amministrazione comunale che ci metta al riparo da qualsiasi eventuale speculazione futura da parte di questa e ogni altra società che si insedierà alla guida della nostra Spal. Chiediamo che il nostro nome e il nostro marchio vengano ceduti gratuitamente al Comune di Ferrara, che ne dovrà detenere la proprietà e chiediamo al Comune di impegnarsi a cederlo in usufrutto gratuito sia a questa società sia alle future che prenderanno in cura la Spal e con cui il Comune sottoscriverà i contratti per l’utilizzo del Mazza. Chiediamo inoltre che i dettagli di questo contratto siano chiari e pubblici“.