0,62 punti a partita. E’ questo il terribile score di Leonardo Colucci da quando si è seduto sulla panchina della Spal.
Tralasciando la Coppa Italia, in cui ha centrato il passaggio di turno con il Sestri Levante ed è poi dovuto soccombere alla Lucchese, il mister biancazzurro ha disputato in campionato 8 partite, vincendone 1, pareggiandone 2 e perdendone ben 5.
Assieme alla Fermata, desolatamente ultima nel girone, la Spal è l’unica squadra che ha peggiorato, e non di poco, il proprio rendimento con il cambio in panchina. Certo Colucci non è stato fortunato, con una sfilza incredibile di infortuni, alcuni dei quali lunghi e gravi, ma è innegabile come la squadra sia ancora priva di identità.
Infatti, al netto, come si diceva, degli infortuni, manca ancora un’idea di formazione base e, soprattutto, di modulo di gioco, con i giocatori che sembrano davvero avere poche, e confuse, idee. Emblematica a tal proposito la gara di Carrara, con la squadra che non ha mai fatto nulla per provare a vincere la gara, rintanandosi fin dai primi minuti dietro per portare a casa un punto e rinunciando ad attaccare. Zero tiri in porta ed uno nel complesso, sono numeri che inchiodano la squadra di Colucci.
Il tempo ovviamente c’è ancora ma, come insegnano anche i campionati passati, più si va avanti e più l’aspetto psicologico inizierà a pesare, e si sa quanto la testa conti nel calcio.
E, se non ci si vuole ritrovare nel baratro della serie D, urge una svolta immediata.