Due vittorie consecutive che hanno permesso alla squadra di portarsi fuori dalla zona play-out e di respirare un po’. Dopo l’inizio shock, la Spal può guardare al futuro con un po’ più di serenità anche se è ovvio che due vittorie non fanno primavera e serviranno altre controprove per testimoniare l’effettiva uscita della truppa di mister Dossena dal tunnel nerissimo.

Un ottimo banco di prova verrà indubbiamente già sabato prossimo, quando al “Paolo Mazza” sarà di scena la Sassari Torres, quarta forza del campionato. L’allenatore biancoazzurro, però, ha potuto trarre indubbiamente alcuni segnali positivi dalle ultime uscite, specie contando che la Spal ha affrontato Pineto e Legnago in assoluta emergenza, con tanti infortuni e gli uomini contati. Basti pensare che domenica Dossena ha cambiato un solo uomo in tutta la partita.

Psicologicamente, quindi, la squadra si è ripresa e sembra aver acquisito anche maggiore maturità. Le modifiche tattiche e di modulo che l’ex allenatore della Pro Vercelli ha apportato dopo i primi mesi sono servite, ed ora la fase difensiva è un po’ più solida. Innegabile, poi, la crescita di alcuni giocatori che non erano certo partiti bene (vedi D’Orazio) o che sembravano in netto calo (come Nador e Mignanelli).

Se la squadra saprà compattarsi e prenderà consapevolezza delle proprie qualità, allora si potrà guardare ai prossimi mesi con rinnovato ottimismo, nella speranza che la società metta mano al portafoglio nel mercato invernale per colmare quelle lacune che la Spal si porta dietro dal ritiro di Mezzana.