Considerazioni di un felice post partita da sorseggiare con la vostra bevanda preferita
Il diamante di Corso Piave torna a brillare grazie alla vittoria della Spal sul Cittadella. Al “Paolo Mazza” i biancazzurri trionfano dopo 2 mesi dall’ultima volta (0-1 contro Reggina) e ritrovano il successo casalingo che mancava da ottobre (5-0 con Cosenza). Una conquista che sa di liberazione e ravviva le speranze dell’ambiente, già timidamente fiducioso per le sorti finali della stagione ma che comunque necessitava di una dimostrazione pratica. Nella partita di domenica la reazione è finalmente arrivata e la Spal ha dato segni di vita importanti: fra tutti la determinazione di raggiungere il proprio obiettivo e la risolutezza nell’«andarsi a cercare la fortuna» – come ha sottolineato Oddo nel post gara -, la forza di indirizzare il match e la grinta di essere padrone del proprio destino. Tutti ingredienti che negli ultimi mesi sembravano persi.
Dopo due partite senza gol, la Spal è tornata a segnare e l’ha fatto mandando in rete per la prima volta in serie B e per la prima volta con la maglia biancazzurra sia Fetfatzidis che Prati. Dopo 8 anni il greco ha ritrovato la rete in Italia sfruttando lo strappo bruciante e il passaggio visionario di Maistro con un calcio a giro di prima dove Kastrati non può arrivare. Un gesto tecnico che ricorda lontanamente la prodezza di quel fenomeno di Di Maria nel vantaggio contro il Nantes: non un gol della stessa fattura ma di uguale importanza. Battesimo anche per Prati (dopo il gol annullato contro il Frosinone): il gioiellino classe 2003 legge l’azione, vede il pertugio, chiama la palla e buca il portiere. Un regalo che ripaga sé stesso per il lavoro costante e lo staff spallino per la fiducia (ora diventata incrollabile) dopo la cessione di Esposito.
In una sfida di lotta e sacrifici, di falli e cartellini (35 infrazioni e 8 ammonizioni in totale) vanno dati i meriti per la vittoria anche al reparto difensivo. L’efficace copertura degli spazi ha obbligato il Citta a lanciare lungo e la Spal si è fatta trovare pronta sulle seconde palle e nella caparbia riconquista del pallone. Ci ha pensato Arena a sbarrare la strada alle iniziative avversarie con chiusure importati che gli sono valse la miglior partita disputata finora. Non è quindi un caso che il Cittadella abbia chiuso la prima frazione con 0 tiri in porta.
La vittoria risana corpo e mente, permette di lavorare con maggiori motivazioni e consapevolezza dei propri mezzi, motivi per cui quello di domenica non deve essere un flash irregolare e discontinuo ma un faro che taglia bruma e oscurità e indica la via: prossima direzione Cosenza.