Il centrocampista si è raccontato a 360 gradi al Cor Sera: “Ho riflettuto e alla fine sono rimasto, nonostante tutto. Devo aiutarli a salvarsi”
Radja Nainggolan ha rilasciato una lunga intervista al Corriere della Sera, durante la quale ha parlato di sé a 360 gradi, dalle serate e gli eccessi al suo approdo alla Spal.
Gli shottini. ‘Walter Sabatini mia ha definit0 scherzosamente un delinquente, dice che sono stato capace di bere otto shottini tutti insieme. L’ho chiamato e gli ho detto che otto sono pochi. Ne bevo anche venti. E che poi vado in campo lo stesso. Mi vuole bene, mi ha sempre consigliato di avere una vita più tranquilla. Pensa che avrei avuto una carriera migliore. Ma non sono d’accordo, in campo ho dato il massimo’.
La Spal. ‘Ci sono venuto per Daniele De Rossi e dopo due giornate l’hanno mandato via. Se non ci fosse stato lui neanche ci avrei pensato. Ha avuto forti divergenze con la società, lo ha detto del resto. Ho riflettuto e alla fine sono rimasto, nonostante tutto. Devo aiutarli a salvarsi’.
Gli eccessi. ‘La notte più folle l’ho vissuta a Roma, a Capodanno. I miei video ubriaco hanno fatto il giro del mondo: la società andò su tutte le furie: avevano ragione. La natura mi ha fatto un dono: ho un fisico che non ha mai risentito delle cavolate che ho fatto. Certo a 20 anni esci tutte le sere, adesso magari di serate ne faccio due-tre, se mi va. Ma non rinuncio a vivere. Posso anche bere un po’ la sera, l’importante è poi andare in campo a tremila. Si racconta che creavo problemi negli spogliatoi, ma da Piacenza, al Cagliari, alla Roma e all’Inter ho avuto buoni rapporti con tutti. Ci sono compagni che sento ancora oggi’.