A 540 minuti dal termine della stagione, i biancoazzurri hanno il jolly dei due scontri diretti in casa
Brescia, Modena, Perugia, Palermo, Parma e Pisa: sono queste le sei squadre che la Spal affronterà da qui a fine stagione per 540 minuti al cardiopalma. Difficile dire a quanto sarà la quota salvezza e, soprattutto, difficile sarà prevedere l’andamento delle squadre in bagarre per non retrocedere visto che, come sempre accade in questi casi, al di là dei rapporti di forza, molto dipenderà dall’aspetto psicologico e da quanta fame avranno le contendenti in lizza per rimanere tra i cadetti.
La Spal sembrava già con un mezzo piede nella fossa, ma la vittoria di Benevento ha ridato vigore alla piazza ed alla squadra che ha avuto una bella iniezione di fiducia e sa di avere il jolly dei due scontri diretti contro Brescia e Perugia tra le mura amiche del Paolo Mazza che, come di consueto, non mancherà di fornire il proprio sostegno tramutandosi nel dodicesimo in campo.
Di contro, però, per i biancoazzurri ci sono le altre 4 gare con squadre che daranno anima e cuore per conquistare o mantenere un posto nei play-off, oltre al fatto che la compagine di mister Oddo era partita con ben altri obiettivi e il dover lottare per la salvezza potrebbe costituire un peso psicologico non indifferente al quale la squadra potrebbe anche pagare dazio.
Ma la vittoria di Pasquetta ha dissolto un po’ di nubi e la Spal sa ora di avere tutte le carte in regola per giocarsi al meglio questo finale di stagione: serviranno, però, cuore e fame, due caratteristiche imprescindibili se non si vuole che la serie B fugga via.