Il ninja biancoazzurro carica l’ambiente in vista della delicatissima sfida salvezza contro il Perugia
Carico e determinato, consapevole delle difficoltà nel raggiungere la salvezza ma anche fortemente convinto che la Spal possa farcela. Così è apparso Nainggolan in sala stampa, in cui ha parlato con la consueta schiettezza affrontando vari temi; si parte dalle sue condizioni: “Fisicamente mi sento bene; nell’ultima settimana ho anche provato ad alzare un po’ l’asticella della squadra ed in parte ci sono riuscito anche se i risultati non sono certo il massimo. Mancano, però, quattro partite alla fine della stagione, l’obiettivo è sempre a portata e fino alla fine bisognerà lottare anche se la classifica non ci sorride in questo momento. Siamo, però, in striscia positiva e i risultati a favore ne attirano altri; proviamo a mantenere l’imbattibilità delle ultime gare e alla fine tireremo le somme”.
Sulla salute della squadra, invece, il ninja biancoazzurro prova a dare una sua ricetta: “Posso paragonare questa esperienza ai miei primi anni a Cagliari quando lottavo per la salvezza. Il gruppo è sicuramente compatto e tutti siamo ben consapevoli di quale sia il nostro obiettivo. Però è necessario avere più personalità perchè vedo che spesso la pallla scotta un po’ troppo tra i piedi e quindi è necessario tirare fuori gli attributi, perchè questa squadra di qualità ne ha e non è certo questa la posizione che dovrebbe occupare in classifica”.
Arrivato a gennaio nel mercato di riparazione, Nainggolan ha vissuto mesi complicati con le varie vicissitudini che hanno coinvolto la società, ma è riuscito a guadagnarsi in poco tempo un grande affetto da parte della tifoseria, che ora si aggrappa a lui per la salvezza: “Mi fa piacere l’apprezzamento da parte della gente; giochiamo a calcio anche per questo e sono contento. Ma in questo momento il mio unico obiettivo è salvare la squadra e so bene che, solo se saremo tutti uniti, ce la faremo. E’, quindi, fondamentale anche l’apporto della tifoseria che, a dispetto della classifica non certo bella, non è mai mancato come invece avviene in altre piazze. Sul mio futuro ancora non riesco a dire nulla. Sono venuto a Ferrara per mister De Rossi e dopo il suo esonero si è subito iniziato a parlare anche di una mia rescissione. Ma al di là del fatto che non avrei potuto fare altri trasferimenti, visto che in stagione si può giocare solo in due squadre, ho trovato un gruppo di bravi ragazzi e ho scelto di rimanere. Se la Spal dovesse retrocedere, anche il mio nome rimarrebbe legato alla retrocessione e quindi voglio che la squadra rimanga in serie B: se lo merita il gruppo e se lo merita la città. Io qui sto bene, mi sto divertendo e come detto il gruppo è bello. Poi finita la stagione vedremo cosa sarà successo e valuteremo il futuro”.