Il centrocampista biancazzurro è tra gli Azzurrini più esperti e già nella prima sfida contro il Brasile ha esibito il proprio potenziale
Italia–Brasile 3-2 ma non è il 1982 e Rossi non ha segnato una tripletta. Siamo in Argentina, lo stesso paese che ospitò i campionati del mondo 1978 al termine dei quali la buon’anima di Paolo divenne Pablito (per trovare un’altra analogia con l’attaccante juventino), e sabato si è aperto il Mondiale Under 20. Nella prima partita della fase a gironi, l’Italia ha sfidato i rivali storici del Brasile: agli Azzurrini di mister Nunziata è bastato il primo tempo per chiudere la pratica. Tre gol in 35 minuti, un’ora di dominio assoluto e grande resistenza nella mezzora finale (in cui Marcos Leonardo ha segnato la doppietta personale). Al triplice fischio il commissario tecnico italiano ha spalancato gli occhi e buttato le mani al cielo: forse nemmeno lui si aspettava un risultato simile, specialmente dopo i vari problemi nel mettere insieme questo gruppo.
Infatti, la selezione azzurra partita alla volta della Terra del Fuoco è parzialmente riformata. Il motivo: dal momento che il Mondiale si disputa al di fuori delle finestre riservate dalla FIFA alle nazionali (dal 20 maggio all’11 giugno), le squadre di club potevano applicare il veto sulla convocazione dei propri giocatori. Ecco spiegato perché mancano alcuni dei top classe 2003 (anno di riferimento di questi campionati del mondo) come Gnonto, Miretti e Scalvini.
Data l’assenza di alcuni suoi pari età che ha costretto mister Nunziata a guardarsi intorno ma soprattuto grazie al suo talento cristallino, due mesi fa Matteo Prati ha ricevuto la sua primissima convocazione in Nazionale per lo stage al Torneo 8 Nazioni (per cui fu schierato titolare in entrambe le gare). Il centrocampista biancazzurro ha convinto fortemente, tanto da meritarsi la chiamata al Mondiale. Un dato per niente banale: prima di questa esperienza, il mediano originario di Ravenna ha disputato solo 2 gare con la Nazionale, meno di qualsiasi altro suo compagno. La stragrande maggioranza degli Azzurrini, invece, gravita nel settore giovanile di Coverciano già dall’Under 16 e 17 (Desplanches, Faticanti, Lipani e Giovane dall’Under 15). Prati rappresenta il tricolore da poco tempo, ma all’interno della selezione mondiale è uno dei professionisti più esperti: i numeri parlano chiaro. Nel gruppo di mister Nunziata, 5 calciatori militano in serie C, 11 in Primavera (con qualche spezzone qua e là in prima squadra), 1 in serie A (Baldanzi, 1788 minuti giocati all’Empoli) e 4 in serie B (considerando anche la Championship, il campionato inglese di secondo livello). Di seguito l’elenco e il minutaggio di coloro che giocano in seconda divisione: 1. Prati – Spal, 1479 minuti; 2. Casadei – Reading, 1111 minuti; 3. Giovane – Ascoli, 783 minuti; 4. Ambrosino – Como e Cittadella, 730 minuti (e il gol su rigore alla Spal con la maglia granata al “Mazza”).
Ed eccoci alla “notte magica” (domenica alle 23:00, ora italiana). Prati veste la maglia numero 4, la stessa che indossò nel 2006 Daniele De Rossi, l’allenatore che ha puntato su di lui alla partenza di Esposito. Il 20 biancazzurro non viene schierato play basso come di consueto, ma Nunziata lo mette mezzala destra: più alto in fase di impostazione, non gestisce il primo controllo per poi smistare palla ma dà soluzioni sull’esterno e in verticale. Preziosissimo in fase di possesso, il centrocampista spallino contribuisce al fraseggio grazie all’intelligenza tattica e all’eccellente visione di gioco. Molto attivo anche in fase difensiva e di non possesso, pressa il terzino di riferimento o chiude gli spazi in mezzo al campo.
Il gol che apre le marcature è il coronamento di un lungo percorso che inizia dalla retrocessione in serie D con il Ravenna (che lui ha guardato dalla panchina): qui si è forgiato e si è messo in mostra, tanto che Fabio Lupo l’ha portato alla Spal, dove è diventato perno centrale della formazione biancazzurra. Contro il Brasile, all’11’ Prati scappa al difensore, si inserisce sul secondo palo, raccoglie di controbalzo l’assist di testa di Casadei e buca il portiere mettendo la palla sotto la traversa. Colmo di gioia, corre a braccia spalancate e con la lingua fuori. Nel secondo tempo gestisce le energie e qualche volta viene sommerso dalle maglie verdeoro, ma trova sempre l’occasione di buttarsi in profondità ed è costantemente nel vivo dell’azione, come all’81’ con il tentativo in controbalzo di collo pieno.
La strada per gli ottavi si mette in discesa per gli Azzurrini e c’è molta attesa per rivedere la squadra di mister Nunziata, e in particolare Matteo Prati, all’opera. Prossimo appuntamento mercoledì 24 alle 20:00 (ora italiana) in diretta su Rai Sport per il secondo match della fase a gironi contro la Nigeria.
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