Al 95′ Mirco Antenucci ha realizzato il rigore del pari che apre uno spiraglio alla promozione dei galletti
È il 95′ all’Unipol Domus e i padroni di casa sono in vantaggio 1-0 grazie alla rete di testa al 9′ del solito Lapadula (quarta rete su quattro gare nei playoff) su assist di Mancosu propiziato da una giocata di Nandez. I rossoblù hanno resistito tutta la partita all’assalto barese: merito sopratutto di un grande Radunovic, che ha parato anche un rigore a Cheddira al 40′. Ma nel recupero finale il muro sardo crolla e Altare stende Folorunsho: l’arbitro indica il dischetto e i galletti hanno la possibilità di pareggiare l’incontro. Mignani si volta verso la panchina, incrocia lo sguardo di Mirco Antenucci. L’ex Spal entra per calciare dagli 11 metri: rincorsa, tiro, palla da una parte e portiere dall’altra; è 1-1. Il gol del 7 biancorosso permette al Bari di arrivare alla finale di ritorno (domenica 11 giugno alle 20:30) con due risultati utili su tre. In virtù del miglior piazzamento in classifica ai galletti basta un pareggio per centrare la promozione in serie A.
L’attaccante originario di Termoli è un rigorista cinico e affermato e nella sua carriera ha calciato dal dischetto un totale di 60 penalty: 51 segnati e 9 falliti. Dei suoi 34 gol in maglia biancazzurra 10 sono arrivati proprio dagli 11 metri, sbagliando 1 solo rigore nella sconfitta contro l’Inter per 1-2 del 7 ottobre 2018.
«Il mister mi ha chiesto se me la sentissi. Non ho battuto ciglio e ho detto di sì. Non era mai capitato nella mia carriera» ha dichiarato il centravanti barese nel post gara della finale d’andata. Un rigore realizzato con grande freddezza che potrebbe valere per Antenucci la doppia promozione con il Bari, nel segno di quella scalata dalla B alla A che l’attaccante visse già all’ombra del Castello Estense.