L’ex portiere spallino parla del momento della società biancoazzurra
Retrocessione, futuro societario, giovanili: Riccardo Cervellati, in un’intervista rilasciata a “La Nuova Ferrara”, analizza la situazione della squadra e della società dopo l’annata funesta appena trascorsa. Nato a Ferrara nel 1962 e cresciuto nella Spal, Cervellati arriva a Bologna prima come sostituo di Pazzagli e poi titolare nel 1993-94 in C1. Poi ruoli dietro una scrivania come agente, osservatore e dirigente, sempre con la Spal nel cuore.
“Ho vissuto male la retrocessione, perchè in pochi anni siamo passati dalla A alla C e credo si sia disperso un patrimonio importante a livello cittadino. Ma quando a gennaio la squadra non si è rinforzata nei ruoli in cui era scoperta, avevo già intuito che le cose potessero andar male”.
Ora bisognerà ripartire anche se il come è tutto da vedere, soprattutto visto il silenzio di Tacopina che continua a perdurare: “Credo che l’iscrizione al prossimo campionato sia sicura, il resto lo sa solo Tacopina anche perchè non si sa se e cosa è riuscito ad ottenere dai vari colloqui con gli altri finanziatori. Il tempo c’è ancora, però bisognerà muoversi per pianificare la prossima stagione, cercando di costruire una rosa equlibrata tra giocatori d’esperienza e qualche giovane che abbia voglia di emergere, su tutti Contiliano. La Spal ha un settore giovanile di tutto rispetto e la retrocessione potrebbe purtroppo influire anche su questo. Il futuro inizierà con una Primavera 2 non competitiva, senza l’Under 18 e l’impossibilità di disputare i campionati nazionali per le squadre più giovani. Speriamo comunque si possa dar seguito alla crescita degli ultimi anni”.
foto da www.tuttobolognaweb.it