Il Presidente spallino ha preso parte al panel: “The American Job: the Us Way to European Football Chances and risks of the European football business”
Si è tenuta la conferenza stampa di presentazione dell’European Golden Boy 2023, il premio dedicato al miglior giocatore under 21 di una squadra europea giunto quest’anno alla 21ª edizione. La lista dei 100 nomi candidati all’Absolute Best è stata svelata al termine di una serie di Panel a cui hanno preso parte i massimi esponenti del calcio Europeo. Novità assoluta di questa edizione è il nuovo strumento tecnologico “Golden Boy Index”, nato dalla collaborazione con Football Benchmark, destinato a diventare una sorta di classifica Atp del calcio e che si candida a diventare un punto di riferimento per gli appassionati di calcio internazionale e per gli addetti ai lavori per monitorare costantemente nell’arco di ogni anno le performance dei migliori calciatori d’Europa.
Invitato in qualità di relatore, anche il presidente della Spal Joe Tacopina che ha preso parte al panel moderato dal direttore di Tuttosport Guido Vaciago “The American Job: the Us Way to European Football Chances and risks of the European football business” assieme al CEO del Genoa Andres Blazquez e a Giorgio Chiellini.
“Quando ho iniziato a investire in Italia mi hanno dato del pazzo e mi chiedevano se non mi piacessero i soldi – così ha esordito il presidente Tacopina – ma poi altri investitori e fondi di investimento hanno dato ragione a quello che avevo iniziato nel 2008. Credo, in realtà, che il calcio italiano sia ancora il mercato più sottovalutato dagli investitori e che in Italia ci sia ancora ampio spazio di manovra in questo senso. Quando ho comprato la Roma l’ho fatto per 110 milioni, un costo estremamente basso se consideriamo che includeva anche giocatori del calibro di Francesco Totti, lo stesso modello l’ho replicato poi a Bologna e Venezia. In Italia i club sono parte integrante della comunità e questa è una cosa bellissima ma ci sono ancora tanti limiti legate alle infrastrutture e agli stadi, per non parlare poi delle altre fonti di revenues come il ticketing ed il merchandising, se vuoi comprare una maglietta il giorno della partita non ci sono negozi. A Venezia avevamo aperto uno store che era diventato una grande fonte di profitto per noi”.
Dall’esperienza di Tacopina si è passati poi ad riflessione sulla sostenibilità fatta dal CEO del Genoa Blasquez: “C’è sicuramente ampio spazio per migliorare, sia per la gestione dei club, sia dei campionati: dal nostro punto di vista dobbiamo sviluppare il settore di marketing, rafforzando anche la nostra fan base. La parte più complicata è pianificare investimenti sul medio e lungo periodo, per il quale servono più certezze, più tutela per i proprietari e per i capitali. Un club di medio livello, per essere sostenibile, deve trovare risorse differenti dai ricavi. Oggi accade troppo spesso che i club spendano più di quanto guadagnano e allora l’unica cosa da fare è vendere i giocatori”
In chiusura è arrivato anche l’intervento di Giorgio Chiellini via video: “Le proprietà americane ormai da tanti anni stanno acquistando club in Europa perché ci sono delle opportunità e perché i club sono anche molto meno cari rispetto a quanto costa una franchigia qui in Mls. Sono portatrici di un nuovo punto di vista, hanno una mentalità che si basa molto sui numeri, ma anche sulla sostenibilità e sul ritorno economico di un investimento”.
foto da www.spalferrara.it