Dopo aver conquistato la promozione in serie B tramite i playoff, i manzoniani rischiano di scivolare in D perché senza stadio
La vittoria nella doppia finale contro il Foggia ha permesso al Lecco di festeggiare la promozione in cadetteria. Tuttavia i manzoniani sono ora di fronte ad un incubo. Scrive La Gazzetta dello Sport: «Lecco è passata nel giro di tre giorni dalla gioia per la Serie B ritrovata dopo 50 anni alla ormai scontata bocciatura della sua domanda di iscrizione. Tutti i documenti necessari sono stati presentati in fretta e furia, visto che la certezza della nuova categoria è arrivata solo domenica, ma ne mancava uno, fondamentale: l’indicazione dello stadio dove giocare le partite interne. Perché l’impianto di Lecco non è a norma e i lavori da fare (illuminazione e tornelli soprattutto, ma anche capienza, servizi e accessi) sono tanti».
Il “Rigamonti-Ceppi” quindi non è omologabile e come impianto alternativo è stato identificato lo stadio “Euganeo” di Padova, ma la presentazione con annessa documentazione è arrivata fuori tempo massimo. I lombardi, poi, rischiano di dover ricominciare dai dilettanti perché, ovviamente, non hanno consegnato la domanda d’iscrizione alla serie C. Tutto sarà più chiaro nella giornata di venerdì 23 giugno, dopo l’assemblea della Lega B. Una situazione paradossale che potrebbe favorire il ripescaggio del Brescia (a lungo impegnato nella battaglia legale contro la Reggina), ma non solo. Anche il Foggia infatti è spettatore interessato della vicenda ed è intenzionato a muoversi per far valere i propri diritti. I tifosi rossoneri chiamano a gran voce l’intervento del proprio presidente Canonico e fanno appello al Comma 1 dell’Articolo 49 delle N.O.I.F (Norme Organizzative Interne della Figc) che alla lettera B relativamente ai criteri di promozione spiega che devono essere quattro le squadre promosse dalla serie C alla serie B. Una norma che si scontra con i criteri di ripescaggio secondo cui le società che avrebbero diritto a essere riammesse per prime sono quelle retrocesse dalla Serie B 2022/2023.
Il regolamento della Figc parla chiaro: in caso di esclusione del Lecco, il Brescia, retrocesso dopo aver perso i playout contro il Cosenza, avrà la precedenza. Si attendono i responsi ufficiali.