L’estremo difensore veronese è pronto ad una nuova avventura: giacca e cravatta o guanti e scarpini?
Il contratto di Alberto Pomini con la Spal è scaduto lo scorso 30 giugno e il portiere 42enne è attualmente free agent. Vista l’età e il conseguimento del patentino come direttore sportivo al corso di Coverciano, ogni cosa lasciava presagire al ritiro dell’ex Sassuolo, tuttavia l’estremo difensore veronese, in un’intervista a Tuttomercatoweb, ha fatto sapere che è ancora pronto ad indossare i guanti: «Se capitasse l’opportunità, giocherei ancora».
Pomini ha analizzato l’ultima stagione alla Spal definendola «negativa, perché siamo retrocessi. Però sono riuscito a giocare qualche partita e mi sono tolto qualche soddisfazione. Le partite che ho giocato mi hanno dato la convinzione di poter dire ancora la mia». In due campionati con la maglia biancazzurra Pomini ha accumulato 6 presenze e quest’anno è sceso in campo contro Frosinone (sconfitta 0-2), Parma (gara della retrocessione persa 0-1) e Pisa (ultima uscita stagionale vinta 1-2).
Infine l’ex 17 biancazzurro è tornato a parlare del futuro e della prossima destinazione, dentro o fuori dal campo: «Ho preso il patentino Uefa B da allenatore e sono direttore sportivo, mi manca soltanto quello per guidare l’autobus (sorride, ndr). In questi anni ho approfittato per aggiornarmi. Ho ancora voglia di giocare, però vediamo. In futuro mi vedo 60% direttore sportivo e 40% allenatore dei portieri. Terminare la carriera a Sassuolo o a Palermo? A Sassuolo potrebbe esserci un dopo calcio, chissà. Anche se non se n’è parlato. Però Palermo sì, tornare in rosanero per quello che mi ha lasciato la città e l’ambiente, sarebbe la chiusura perfetta».
Dopo le prime esperienze all’Hellas Verona, San Marino e Bellaria, Pomini è stato tra le file del Sassuolo per 13 stagioni consecutive in serie B e serie A. Si è poi trasferito nel 2017 a Palermo (in cadetteria dopo la retrocessione) per due stagioni: ad un passo dalla promozione, perde la finale playoff e l’anno successivo la società rosanero fallisce. Biennale a Venezia, alla Spal e ora il portiere originario di Isola della Scala è pronto ad una nuova avventura.