Andreazzoli ha rassegnato le dimissioni ma l’ex tecnico biancazzurro ha già detto no alle Fere: le motivazioni
A pochi giorni dal ritiro, il matrimonio tra Aurelio Andreazzoli e la Ternana è già finito…ancora una volta. L’ex Empoli era subentrato nel corso della stagione 22/23 a Cristiano Lucarelli, salvo poi dare le dimissioni dopo neanche tre mesi di gestione (2 dicembre 2022-25 febbraio 2023) a causa di problemi interni all’organico. Con un accordo fino al 2024, Andreazzoli è stato richiamato per il nuovo campionato, tuttavia nelle ultime ore è scoppiato il caos.
Il tecnico massese ha rassegnato dimissioni effettive (non come in occasione della prima sortita in rossoverde) e avrebbe risolto il suo contratto con la società (si attende l’ufficialità). Resta da capire se la motivazione è un disaccordo con la situazione attuale, che sta nuovamente svuotando la squadra dei pezzi migliori senza inserirne di nuovi, oppure se col cambio societario l’allenatore non sarebbe stato giudicato idoneo a lavorare con un gruppo che a questo punto sarà presumibilmente giovanissimo.
Per il post Andreazzoli è quindi partito subito il toto-allenatori e la prima idea è ricaduta sull’ex Spal Daniele De Rossi (nelle scorse settimane già accostato alla panchina umbra): un’ipotesi che non si concretizzerà, poiché il tecnico romano ha rifiutato la candidatura. Alla base dell’offerta declinata ci sarebbero sia un progetto poco convincente (caos societario e cessione dei big), sia la possibilità di allenare la Nazionale U21 dopo il congedo del ct Paolo Nicolato. Viene da pensare che se DDR, da tempo in cerca di una nuova avventura, ha rifiutato la Ternana (ammesso che ci sia stata una reale offerta), vuol dire che ha sul piatto una proposta più allettante (si parla ovviamente della panchina azzurra). Oppure che, dopo la sventurata esperienza ferrarese, l’ex centrocampista romanista preferisca ponderare le proprie scelte?