“Siamo tutti compatti, dobbiamo incanalare il nervosismo e portare in campo rabbia e determinazione” afferma con forza il centrale degli estensi
Spal–Parma sarà l’extrema ratio per i biancazzurri dopo una stagione gravemente insufficiente che potrebbe completarsi con la retrocessione in serie C, tuttavia sembra che le speranze in via Copparo siano ancora vive e Marco Varnier afferma deciso: «Ci crediamo tutti, dal primo all’ultimo. Sappiamo che questa è l’ultima spiaggia ma siamo convinti di quello che possiamo fare, ci sono ancora speranze e sabato faremo di tutto per vincere».
Il centrale spallino ha analizzato la disfatta del “Barbera”, nella quale ha accorciato le distanze con il gol del 2-1: «A Palermo è stata una partita difficile, loro erano chiusi dietro, noi cercavamo la profondità e loro ce l’hanno tolta, abbiamo preso due gol evitabili, non siamo entrati con l’atteggiamento giusto. Nel secondo tempo, poi, abbiamo avuto una buona reazione e avremmo anche potuto pareggiare, abbiamo buttato via un’occasione. Questo primo gol con questa maglia ha un sapore amaro: personalmente mi fa piacere perché non segnavo da una vita (28 gennaio 2018 nella sconfitta 1-2 contro il Frosinone, ndr), proverò a farlo anche sabato».
Anche nel derby emiliano contro il Parma, la Curva Ovest inciterà la squadra alla conquista dei 3 punti: «So che per i tifosi non è facile ma in campo diamo sempre tutto, ci mettiamo il massimo impegno e lo metteremo anche sabato – promette l’ex Cittadella -. Sputeremo sangue fino all’ultimo minuto e proveremo a vincere perché siamo convinti di poter vincere. Fa impressione vedere la Curva dal campo: ci darà carica e sarà il nostro dodicesimo uomo in campo».
Viste le delusioni, molte volte durante la stagione si è dato la colpa unicamente alla difesa o all’attacco per il fallimento e Varnier ha risposto: «Non credo che il problema sia stato la difesa. Quest’anno possiamo aver peccato nella fase difensiva ma si difende in undici, così come si attacca in undici. Ovviamente mi dispiace di non aver avuto continuità quest’anno, avrei voluto dare una mano in più, stare fuori fa male e stare fuori vedendo questa situazione fa ancora più male, ma non siamo ancora morti, ci proveremo fino alla fine».
Infatti, il centrale di proprietà dell’Atalanta negli ultimi anni è stato fortemente condizionato dagli infortuni. A causa della rottura del legamento crociato sia del ginocchio destro che sei quello sinistro, il numero 13 biancazzurro ha giocato solo 46 partite in 5 stagioni (da luglio 2018 ad oggi) e anche quest’annata è stato fermo un totale di 19 giornate : «A febbraio ho subito un infortunio abbastanza grave, ho seguito i tempi giusti di recupero, l’unica incognita era legata alla condizione fisica, nella mia testa dovevo esser pronto per le ultime quattro partite di campionato e così è stato».
Marco Varnier ha concluso parlando delle tensioni emerse nell’allenamento di martedì e rassicurando l’ambiente: «Siamo tutti compatti e questa è l’unica strada percorribile, se non fosse così potremmo anche non giocare. È normale ci sia nervosismo, fa parte del calcio ma la situazione è subito rientrata: ora dobbiamo incanalare il nervosismo per la partita di sabato in maniera positiva: portare rabbia in campo, essere determinati, forti nei contrasti e vincere ogni duello».